Parte da Cagliari la 1° tappa in presenza della Campagna critica dell’Associazione Radicale “Diritti alla Follia”
su amministrazione di sostegno
Si è tenuta ieri pomeriggio a Cagliari, presso l’Hotel Sardegna, la prima tappa in presenza della Campagna “Se la Tutela diventa Ragnatela” promossa dall’ Associazione Radicale “Diritti alla Follia” e dedicata alla denuncia degli abusi e alla riforma dell’ istituto dell’amministrazione di sostegno.
Si sono succedute al microfono diverse testimonianze di persone provenienti da diverse parti della Sardegna, a descrivere come l’istituto abbia rappresentato talora uno strumento per istituzionalizzare, e poi far morire nella solitudine, il paziente psichiatrico, talaltra un’indebita intrusione nel concorde equilibrio di una famiglia, cui i sanitari dell’ospedale “pretendono” l’applicazione della procedura per operare un anziano padre (con il risultato di danneggiarlo operandolo in ritardo), talaltra un depauperamento delle risorse dell’ individuo, con decisioni imposte rovinose per le finanze degli anziani.
Cristina Paderi, Segretaria dell’ Associazione, ha presentato il testo di una lettera (allegata) che l’associazione ha inviato a tutti i giudici tutelari d’Italia per denunciare le incongruenze dell’ istituto tratteggiate anche dalle Avvocatesse Paola Lobina e Lucia Casu nel corso dell’ incontro. Cristina Paderi ha dichiarato: “siamo portatori, in linea con la legalità internazionale, di approccio alla disabilita psicosociale non basata sul “potere” e sull’ “impossessamento” della persona (come nel caso dell’ ADS) ma sul concreto supporto al processo decisionale autonomo della persona, secondo il modello dell’ “assistente personale”, che proviene dalla Svezia, e che stiamo cercando di fare conoscere in Italia.
È la filosofia del dialogo che ispira l’azione terapeutica, ad esempio, del dott. Enrico Loria, che ringraziamo di essere stato presente al nostro incontro e con il quale ci auguriamo di lavorare insieme in futuro per scardinare vecchie logiche coercitive nell’ approccio ai pazienti psichiatrici”.
Michele Capano, tesoriere dell’Associazione e membro del Consiglio Generale del Partito Radicale, ha dichiarato: “dobbiamo questa serata all’ impegno ed alla determinazione di Gigi Monello, un professore cagliaritano “vittima” dell’ amministrazione di sostegno (applicata alla madre con conseguenze devastanti). Noi seguiremo l’evoluzione della vicenda giudiziaria al centro della quale è Gigi (oggi sotto processo per una incredibile e vergognosa accusa di maltrattamenti a carico della madre, imbastita per evitare che continuasse a pretendere il meglio dell’ assistenza per la madre stessa), accompagnando le udienze del suo processo con iniziative adeguate a mettere a nudo la necessità di profonda riforma dell’ istituto, grazie alla mobilitazione ed all’ aggregazione dei cittadini che qui a Cagliari abbiamo cominciato a costituire.
Grazie al dott. Francesco Olla, funzionario dell’ufficio del Giudice Tutelare di Cagliari, che ha voluto esserci per “difendere” le ragioni dell’ istituto accettando il dialogo con noi”.
Come mi ritrovo ad essere d’accordo su tutta la linea con voi!…purtroppo per tanti motivi,difficili da spiegare..,non posso presenziare ai convegni che organizzate…,la..”ragnatela” di cui parlate,è purtroppo qualcosa che non ha a che fare solo con l’amministrazione di sostegno,che.. non conosco bene..,ma…con ciò che una Persona come me,vive da oltre 11 anni..,e cioè l’essersi “ritrovato” a assistere,a casa in condizioni pressoché impossibili,una Persona,con problematiche gravi e per le quali,da parte di vari Servizi e Istituzioni non è stato fatto niente,se non.. “qualcosa”,pro forma…,!Al riguardo…,in una recente Udienza penale,l’11 giugno scorso,riguardante la Persona succitata(si sa.. le Persone,come la succitata,vanno facilmente incontro a cose del genere…),la Giudice che presiedeva l’Udienza,dopo aver sentito il mio..”lamento” ,per la totale assenza di un “Ambito pubblico”,o una rete di sostegno.. mi rispose..”lo so,conosco la storia…,meno male che esistono Persone come lei..,parli con il Sindaco e gli dica che glielo sto dicendo io,che se ne deve occupare..”!…a tutt’oggi,a distanza di quasi un mese.. però,nonostante ci abbia parlato più volte.. ,ancora niente..e ciò anche perché, proprio perché la Persona in oggetto,vittima di un certo modo di fare “Pubblico”e..di un Tribunale dei Minori e…,naturalmente dei Servizi Medico-psichiatrici,che riducono tutto a presunte “disfunzioni” biologiche…,oltre che a un ex Marito,che le ha sottratto i Figli e portati in Piemonte..,nonostante loro erano e sono molto attaccati alla Madre..,(la Figlia ora è qui,che cerca di fare qualcosa…,ma lei,comprensibilmente,non vuole andare a casa del suo ex Marito,in Piemonte,dopo che lui l’ha abbandonata e fatto il divorzio,negandogli perfino gli alimenti..),e dunque è una situazione veramente molto difficile,anche perché è in un importante stato anoressico..,sul come fare…in questo frangente,mi sarebbe stato utile un vostro consiglio…,