• Passa alla navigazione primaria
  • Passa al contenuto principale

Diritti alla follia

Associazione impegnata sul fronte della tutela e della promozione dei diritti fondamentali delle persone in ambito psichiatrico e giuridico.

  • HOME
  • ASSOCIAZIONE
    • Chi siamo
    • Consiglio direttivo
    • Aree tematiche
    • Lo statuto
  • CAMPAGNE
  • PROPOSTE DI RIFORMA
    • Vai alle proposte di riforma
    • Petizioni
  • BLOG
  • EVENTI
  • PUBBLICAZIONI
    • Documenti
    • Bibliografia
  •  ISCRIVITI 
  • CONTATTI
  • Show Search
Hide Search

Comunicato stampa

A fianco dell’Associazione Cittadinanza e Salute per chiedere parole di verità sul “caso Carpanedo”

Diritti alla Follia · 08/05/2025 · Lascia un commento

Di Michele Capano

Si è svolta oggi, giovedì 8 maggio, la prima udienza del processo di appello relativo al caso di Eugenio Carpanedo, morto il 24 marzo del 2017 nel reparto di psichiatria dell’ospedale di Santorso (Vicenza), in circostanze mai del tutto chiarite.
Carpanedo muore asfissiato a seguito di un incendio sviluppatosi nella notte proprio dalla stanza in cui era degente. L’Associazione Cittadinanza e Salute, oggi presieduta da Aida Brusaporco (nella foto gli associati Bruna ed Edoardo Berton), ha seguito costantemente l’evoluzione delle indagini, poi costituendosi parte civile nel processo che mette sul banco degli imputati due infermieri ed una OSS condannati poi in primo grado per omicidio colposo in rapporto al mancato tempestivo soccorso a Carpanedo, ed al mancato controllo esercitato quella notte, nonostante le condizioni di difficoltà del paziente.
“Cittadinanza e Salute” ha sempre richiamato l’attenzione sul sospetto che Carpanedo si trovasse almeno parzialmente “contenuto” , e che per questo, nonostante l’avanzate del fumo e delle fiamme, non fosse riuscito a mettersi in salvo.
Un’area “bianca” sul polso, trovata sul cadavere, fu attribuita dal CTU alla presenza di un braccialetto identificativo (come quelli dei nidi per neonati degli ospedali) e non di una fascetta contenitiva.
Si dice dai periti che la morte non sia intervenuta prima di sette minuti dall’inizio delle fiamme, ma non si spiega allora come mai – se libero di farlo – Carpanedo non si fosse allontanato …
Oggi, dinanzi alla Corte d’Appello di Venezia, la richiesta è di scrivere parole chiare su quello che accadde nel reparto dove morì – uno tra i tanti – un uomo affidato alle cure della Repubblica, restituito poi cadavere ai suoi cari.
Grazie all’ Associazione Cittadinanza e Salute per avere lavorato e per continuare a lavorare a che si conservi la memoria di questa morte, di questa vicenda, di questa vergogna.

Michele Capano, Presidente Associazione radicale ‘Diritti alla Follia’

Condividi:

COMUNICATO STAMPA DELL’ASSOCIAZIONE ‘DIRITTI ALLA FOLLIA’: Giustizia tradita: Lo Stato punisce chi difende la libertà e protegge un sistema criminale

Diritti alla Follia · 20/03/2025 · Lascia un commento

Purtroppo è giunta oggi, 20 marzo 2025, la notizia del rigetto, da parte della Corte di Cassazione, del ricorso di Fabio Degli Angeli e Gabriella Cassano avverso la sentenza della Corte di Appello di Lecce che li aveva condannati (con altri due coimputati).

Secondo i Giudici pugliesi (ora anche secondo la Corte di Cassazione) Fabio e Gabriella sono responsabili di sequestro di persona, di abbandono di incapace, di circonvenzione di incapace, di sottrazione di incapace. Quattro reati commessi – secondo l’accusa – “ai danni” di Marta Garofalo Spagnolo: una ragazza morta a trent’ anni (oltre tre anni dopo i fatti di causa e l'”allontanamento” di Fabio e Gabriella) in una struttura psichiatrica dopo oltre dieci anni di ricoveri coatti effettuati grazie all’amministrazione di sostegno cui era sottoposta. Questa sentenza, ingiusta, punisce Fabio e Gabriella per avere cercato di aiutare Marta a vivere la vita che desiderava vivere, a sottrarsi dalla reclusione forzata che viveva già da anni, a liberarsi dalla morsa di un “sistema” criminale che – raccontando a sè stesso di agire “per proteggere” le persone con disabilità – stritola gli individui, ha stritolato Marta, sta stritolando Fabio e Gabriella, per i quali si aprono drammaticamente le porte del carcere.

Fabio e Gabriella sono innocenti. Marta Garofalo Spagnolo voleva sottrarsi al suo destino di reclusione ed ha chiesto loro aiuto. Gli alti valori – di cui si parla ogni giorno senza viverli mai – della fratellanza e dell’umana solidarietà hanno loro imposto di non restare indifferenti a tale richiesta di aiuto. Per questo vengono condannati dai Tribunali di una Repubblica delinquente, che continua a tenere sequestrate migliaia di persone con disabilità psicosociale nonostante sia teoricamente obbligata a rispettare la Convenzione delle Nazioni Unite per i Diritti delle Persone con Disabilità (CRPD) per la quale “nessuno può essere privato della libertà personale in ragione della propria condizione di disabilità “.

Questa Repubblica colpevole infierisce oggi contro gli innocenti Fabio e Gabriella: un uomo ed una donna che hanno dimostrato che “un altro mondo è possibile, che un’altra umanità è possibile”, e che oggi pagano per questo. 

Li invitiamo a “non mollare”, a continuare in un impegno diretto a riformare questo sistema criminale: noi ci siamo, ‘Diritti alla Follia’ c’è: ci auguriamo che abbiano la forza e la determinazione per continuare ad esserci anche loro.

Per maggiori informazioni sulla vicenda di Marta Garofalo, vi segnaliamo i seguenti link:

  • https://dirittiallafollia.it/2024/07/01/il-blocco-dellillegalita-istituzionale-italiana-si-manifesta-nella-drammatica-vicenda-di-marta-garofalo-spagnolo/
  • https://mad-in-italy.com/tag/marta-garofalo-spagnolo/
  • https://informareunh.it/lamministrazione-di-sostegno-e-leffetto-terra-bruciata/

Diritti alla Follia ti invita a sostenere due proposte di legge di iniziativa popolare che mettono i diretti interessati al centro delle decisioni

✅ FIRMA ORA online gratuitamente, con SPID, CIE o CNS, sulla piattaforma pubblica, in pochi clic, senza uscire da casa

 ECCO LE PROPOSTE DI LEGGE:

  • Abolizione dell’Interdizione e dell’Inabilitazione e Riforma dell’Amministrazione di Sostegno
     Superiamo strumenti obsoleti e discriminanti per garantire diritti, trasparenza e protagonismo  a chi vive queste realtà
  • Riforma del Trattamento Sanitario Obbligatorio (TSO)
    Adeguamento alla Costituzione  e agli obblighi internazionali  per garantire il rispetto dei diritti fondamentali, la difesa effettiva e un controllo giurisdizionale rigoroso e sostanziale

🖊️ Firma entrambe le proposte online!
    Ogni firma conta! Condividi questo articolo e invita i tuoi amici a firmare

🔗 FIRMA ORA 👉 https://bit.ly/4gadjYU

Condividi:

Comunicato stampa:Processo a Gigi Monello:una vicenda simbolo di ingiustizia e una richiesta di cambiamento

Diritti alla Follia · 19/12/2024 · Lascia un commento

Cagliari, 19 dicembre 2024 – È forse il caso più emblematico dei paradossi insiti nella Legge 6/2004 sull’Amministrazione di Sostegno. Sin dal settembre 2020, la nostra Associazione segue con apprensione e indignazione la vicenda giudiziaria di Gigi Monello: ex insegnante, scrittore, editore, oggi attivista della nostra rete. Un uomo colpevole, a quanto pare, di aver troppo amato e protetto sua madre, “disturbando” gli ingranaggi di un sistema consolidato che si articola in tre elementi: Amministratori di Sostegno (AdS), Giudici Tutelari e Procure della Repubblica.

Il caso Monello si è trascinato per tre anni in Tribunale, con sette udienze e accuse che oscillano tra il surreale e il calunnioso: maltrattamenti e stalking. Il prossimo 19 dicembre 2024, alle ore 10:30, nel Tribunale di Cagliari, si svolgerà l’ultima udienza, che culminerà con le richieste del PM, l’arringa difensiva e la sentenza.

Dietro le accuse, emerge un disegno inquietante: l’allontanamento di un figlio dalla madre – un rapporto affettivo durato 67 anni – sancito dall’intervento di un’Amministratrice di Sostegno estranea alla famiglia, con il pieno avallo di un Giudice Tutelare e la complicità della Procura. Una decisione che non può lasciare indifferenti: siamo di fronte alla negazione dei legami familiari e alla violazione del diritto di affetto e cura.

La vicenda di Gigi Monello è solo una delle centinaia di storie di relazioni affettive violate che la nostra Associazione, Diritti alla Follia, ha portato alla luce in questi anni. Non ci fermeremo. L’aberrazione giuridica e umana generata da questa Legge impone una riflessione collettiva e una riforma urgente.

Ad ogni udienza del processo, siamo stati presenti, documentando e commentando in diretta sui nostri canali social.

Mesi fa Diritti alla Follia ha depositato presso la Cancelleria della Corte Suprema di Cassazione una Proposta di Legge di iniziativa popolare per l’abolizione dell’interdizione e dell’inabilitazione, nonché per la riforma dell’Amministrazione di Sostegno. La Campagna di raccolta firme, “Fragile a Chi?!”, è in corso.

Il 19 dicembre, intorno alle ore 12.00 saremo sulla scalinata d’accesso al Palazzo di Giustizia di Cagliari, per far sentire la nostra voce, con coraggio e determinazione.

Invitiamo la stampa locale, i cittadini, le associazioni e le persone sensibili a queste tematiche a unirsi a noi.

FIRMA ORA LA PROPOSTA DI LEGGE – DA OGGI, ONLINE!

Abolizione dell’Interdizione e dell’Inabilitazione e riforma dell’Amministrazione di Sostegno, strumenti obsoleti e discriminanti devono lasciare spazio a diritti, trasparenza e protagonismo per chi vive questa realtà.

Bastano pochi clic per fare la differenza: firma gratuitamente online con SPID, CIE o CNS sulla piattaforma pubblica, senza uscire di casa.

Firma qui per la riforma dell’Amministrazione di Sostegno
https://pnri.firmereferendum.giustizia.it/referendum/open/dettaglio-open/1800001

Condividi:

VII Congresso Annuale “Diritti alla Follia”: (R)esistenze e (In)dipendenze:Voci e Riforme per i Diritti Milano 14-15 dicembre 2024 – Comunicato stampa

Diritti alla Follia · 06/12/2024 · Lascia un commento

Milano 14-15 dicembre 2024

Il VII Congresso annuale dell’Associazione Radicale “Diritti alla Follia” si terrà a Milano il 14 e 15 dicembre presso la sede di ChiaAmaMilano in Via Laghetto,2. Con il titolo “(R)esistenze e (In)dipendenze: Voci e Riforme per i Diritti”, l’evento si propone di rovesciare la narrativa dominante: non più fragilità, non più vittime, ma protagonisti che rivendicano spazio, diritti e autodeterminazione.

Il Congresso sarà un “luogo” di proposte e azione. Non sarà un rifugio per “ultimi” o “invisibili” ma una chiamata collettiva per riconoscere la forza della resistenza. Le persone non chiedono compassione: esigono una società capace di accogliere e valorizzare le differenze, abbandonando per sempre la logica del controllo e della coercizione.

Sabato 14 dicembre

La mattinata si aprirà con gli interventi di Michele Capano, presidente dell’associazione, che sottolineerà quanto sia urgente abbattere gli ostacoli ancora presenti nella legislazione e nella cultura italiana; seguirà Cristina Paderi, segretaria, che illustrerà il cammino che ha condotto ad iniziative come la Campagna “Fragile a Chi?!”. Giuseppe Alterio, membro del direttivo, illustrerà i passi concreti per riformare l’Amministrazione di Sostegno e il Trattamento Sanitario Obbligatorio (TSO), grazie anche alla partecipazione attiva dei cittadini. La mattinata proseguirà con l’intervento di Michela Corallo, docente di sostegno, che affronterà il tema del disagio giovanile a scuola, proponendo metodologie di intervento alternative al trattamento farmacologico.

La giornata proseguirà con una tavola rotonda sulla costituzionalità del TSO, dove si discuterà se sia accettabile che lo Stato possa limitare la libertà personale senza garantire trasparenza e difesa legale. Interverranno esperti come Andrea Michelazzi e Carlo Piazza, psichiatri, insieme a Francesco Maisto, Garante dei Diritti delle Persone Private della Libertà.

Maria Rosaria D’Oronzo, evidenzierà come la mentalità manicomiale persista sotto nuove forme, mentre Christian Loda (CPT) e Maja Bova (CIDU) offriranno prospettive sui diritti umani e sugli standard europei.

Nel pomeriggio, la tavola rotonda “L’inganno della protezione giuridica: il difficile cammino dei diritti umani affermati dalla CRPD” smaschererà le contraddizioni dei sistemi di tutela. Elisa Marino (FISH) analizzerà l’art. 12 della CRPD, mentre Amalia Gamio (Comitato ONU CRPD) denuncerà l’istituzionalizzazione come alibi per evitare il confronto con la diversità. Marine Uldry (EDF) presenterà il rapporto sull’autonomia nell’UE, e Olga Kalina (ENUSP) illustrerà alternative alle misure coercitive in psichiatria. Chiuderanno Giampiero Griffo (DPI) e Carla Maria Reale (Università di Genova), con un focus su capacità giuridica ed empowerment. La discussione sarà moderata dalle attiviste Anna Estdhal e Cristina Paderi.

Domenica 15 dicembre

Il secondo giorno sarà dedicato al supporto tra pari (Peer Support), con gli interventi di Marcello Maviglia (Università del New Mexico), Federica Mangione ed Elena Faccio, che esploreranno il ruolo degli ESP (Esperti in Supporto tra Pari) come strumento di emancipazione e oggetto di ricerca. Simona Lancioni (Centro Informare un’h) parlerà di auto-rappresentanza, mentre Jennifer Alvarez offrirà una testimonianza di speranza e empowerment.

Anna Barracco rifletterà su come gli ESP possano favorire l’indipendenza dai servizi istituzionali, e Liuska Sanna (MHE) presenterà la guida internazionale sul Peer Support, collegando esperienze italiane ed europee.

Il dibattito, moderato da Susanna Brunelli, mostrerà il potenziale trasformativo del supporto tra pari per mettere al centro la persona e la sua autonomia.

Contatti e informazioni: dirittiallafollia@gmail.com
Il programma completo è disponibile in allegato

locandina Programma Congresso MilanoDownload
Poster En. versionDownload
Condividi:

Deposito in Cassazione della proposta di riforma del Trattamento Sanitario Obbligatorio (TSO): invito alla stampa

Diritti alla Follia · 17/11/2024 · Lascia un commento

“Legalizzare” il TSO: adeguamento alla Costituzione e agli obblighi internazionali

 COMUNICATO STAMPA

L’associazione Radicale Diritti alla Follia annuncia un importante appuntamento: giovedì 21 novembre, alle ore 10:30, presso la Corte di Cassazione a Roma, avrà luogo il deposito della proposta di legge di iniziativa popolare per la riforma del Trattamento Sanitario Obbligatorio (TSO). La proposta si propone di adeguare il TSO psichiatrico alla Costituzione italiana e agli obblighi internazionali sottoscritti dall’Italia, sanando una situazione in cui l’applicazione reale del TSO si colloca fuori dai parametri di legge.

La proposta di riforma trae ispirazione dalla recente ordinanza n. 24124 della Corte di Cassazione, che ha evidenziato gravi violazioni dei diritti costituzionali e internazionali nella normativa attuale sul TSO.

 Oggi, il TSO si trova in una condizione di illegittimità sostanziale, non garantendo i diritti fondamentali delle persone coinvolte, come il diritto all’informazione, al contraddittorio e alla difesa.

La nostra proposta mira a riportare il TSO nell’alveo della legalità, rendendolo conforme agli articoli della Costituzione italiana (artt. 2, 3,13,24, 32 e 111) e agli obblighi derivanti dalle convenzioni internazionali sui diritti umani.

Invitiamo quindi i giornalisti interessati a partecipare e a dar voce a questa iniziativa.

La proposta di riforma si ispira a anni di lavoro portati avanti dall’Associazione Diritti alla Follia, spesso osteggiata dal mondo psichiatrico, giudiziario e istituzionale. Questa “legalizzazione” del TSO psichiatrico rappresenta una riforma necessaria per sanare decenni di violazioni sistematiche dei diritti umani, oggi evidenziate anche dalla Suprema Corte la quale ha evidenziato che la normativa vigente non garantisce:

  • Notifiche tempestive e trasparenti del provvedimento di TSO
  • Diritto al contraddittorio, per cui la persona interessata deve essere ascoltata dal Giudice tutelare.
  • Una piena tutela legale, tramite la nomina di un avvocato, anche d’ufficio.
  • Effettività del controllo giurisdizionale, che deve esaminare non solo la correttezza formale, ma anche il merito del provvedimento.

Queste mancanze configurano un rischio di restrizioni arbitrarie della libertà personale, un tema che la Corte Costituzionale non potrà più eludere, anche alla luce delle raccomandazioni del Comitato Europeo per la Prevenzione della Tortura (CPT).

I punti fondamentali della proposta

La proposta avanzata da Diritti alla Follia riflette fedelmente le necessità emerse dal dibattito giuridico e sociale:

  1. Notifica tempestiva e completa: obbligo di notificare in modo chiaro e immediato il provvedimento di TSO, con documenti completi e indicazione delle possibilità di opposizione
  2. Inserimento dello “stato di necessità” quale elemento essenziale della proposta di TSO: per giustificare l’urgenza degli interventi terapeutici sarà necessario che il medico proponente prima e il convalidante poi, certifichino in che senso le “gravi alterazioni psichiche” siano tali da configurarsi una situazione di stato di necessità ai sensi dell’art 54 del c.p.
  3. Diritto al contraddittorio: la persona interessata deve essere ascoltata dal Giudice tutelare in un’udienza, anche in luoghi di degenza adeguati
  4. Diritto di difesa: obbligo di nominare un avvocato, d’ufficio o di fiducia
  5. Rafforzamento del controllo giurisdizionale: esame non solo formale, ma anche sostanziale delle condizioni del diretto interessato

Questi punti si inseriscono in una tradizione di tutela dei diritti fondamentali che l’Associazione Diritti alla Follia porta avanti dal 2017, nonostante le resistenze e il disinteresse di molti settori istituzionali.

Vi invitiamo a partecipare per contribuire alla diffusione di questa iniziativa.

Per confermare la vostra presenza o per ulteriori informazioni:

  • Email: dirittiallafollia@gmail.com

Roma, 17 novembre 2024
Associazione Radicale Diritti alla Follia

Proposta di riforma della procedura di applicazione del TSO con legge attuale a fronteDownload
Proposta di riforma della procedura di applicazione del TSODownload
24124_2024_ORDINANZA INTERLOCUTORIADownload
Condividi:
  • Pagina 1
  • Pagina 2
  • Pagina 3
  • Pagine interim omesse …
  • Pagina 9
  • Vai alla pagina successiva »

Diritti alla follia

SEGUICI SUI NOSTRI CANALI SOCIAL


  


Associazione diritti alla follia
Via Bargoni, 32 Roma - 00153

Fondata il 25 luglio 2018 - dirittiallafollia@gmail.com

Copyright © 2025 * Tutti i diritti riservati

PRIVACY & COOKIE POLICY

GDPR - Trattamento dei dati personali
Utilizziamo i cookie sul nostro sito web per offrirti l'esperienza più pertinente alla navigazione di questo sito memorizzando le tue preferenze. Cliccando “Accetta” acconsenti all'uso di TUTTI i cookie. Puoi visitare le impostazioni dei cookie per fornire un consenso personalizzato al trattamento dei tuoi dati. Puoi inoltre visionare la nostra Privacy Policy completa
Impostazione Cookie ACCETTA
Rivedi il tuo consenso ai cookie

Panoramica della privacy

Questo sito web utilizza i cookie per migliorare la tua esperienza mentre navighi attraverso il sito web. Tra questi cookie, i cookie classificati come necessari vengono memorizzati sul tuo browser in quanto sono essenziali per il funzionamento delle funzionalità di base...
Strettamente necessari
Sempre abilitato
Questi strumenti di tracciamento sono strettamente necessari per garantire il funzionamento e la fornitura del servizio che ci hai richiesto e, pertanto, non richiedono il tuo consenso.
CookieDurataDescrizione
cookielawinfo-checbox-analytics11 monthsQuesto cookie è impostato dal plug-in di consenso sui cookie GDPR. Il cookie viene utilizzato per memorizzare il consenso dell'utente per i cookie nella categoria "Analytics".
cookielawinfo-checbox-functional11 monthsIl cookie è impostato dal consenso cookie GDPR per registrare il consenso dell'utente per i cookie nella categoria "Funzionale".
cookielawinfo-checbox-others11 monthsQuesto cookie è impostato dal plug-in di consenso sui cookie GDPR. Il cookie viene utilizzato per memorizzare il consenso dell'utente per i cookie nella categoria "Altri cookies non in categoria".
.
cookielawinfo-checkbox-necessary11 monthsQuesto cookie è impostato dal plug-in di consenso sui cookie GDPR. Il cookie viene utilizzato per memorizzare il consenso dell'utente per i cookie nella categoria "Necessario".
cookielawinfo-checkbox-performance11 monthsQuesto cookie è impostato dal plug-in di consenso sui cookie GDPR. Il cookie viene utilizzato per memorizzare il consenso dell'utente per i cookie nella categoria "Performance".
viewed_cookie_policy11 monthsIl cookie è impostato dal plug-in GDPR Cookie Consent e viene utilizzato per memorizzare se l'utente ha acconsentito o meno all'uso dei cookie. Non memorizza alcun dato personale.
Interazioni e funzionalità semplici
Questi strumenti di tracciamento abilitano semplici interazioni e funzionalità che ti permettono di accedere a determinate risorse del nostro servizio e ti consentono di comunicare più facilmente con noi.
Miglioramento dell'esperienza
Questi strumenti di tracciamento ci permettono di offrire una user experience personalizzata migliorando la gestione delle impostazioni e consentendo l'interazione con network e piattaforme esterne.
Misurazione
Questi strumenti di tracciamento ci permettono di misurare il traffico e analizzare il tuo comportamento con l'obiettivo di migliorare il nostro servizio.
Salva e accetta