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Diritti alla follia

Associazione impegnata sul fronte della tutela e della promozione dei diritti fondamentali delle persone in ambito psichiatrico e giuridico.

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presidio

Comunicato Stampa: Cagliari resoconto terza udienza processo a Gigi Monello

Diritti alla Follia · 05/05/2023 · 1 commento

A causa dell’assenza di due testimoni (un sottufficiale dei Carabinieri e una badante), la terza udienza del processo che vede Gigi Monello imputato, a Cagliari, di maltrattamenti in famiglia, si è concentrata sulla sola Debora Amarugi, l’avvocato che per due anni è stata amministratrice di sostegno della mamma -oggi scomparsa- del professor Monello. L’avvocato Amarugi, anche se tra qualche confusione di date, persone e periodi, ha nella sostanza confermato tutte le accuse mosse all’attuale imputato nella denuncia di marzo 2020, denuncia che portò, quattro mesi dopo, all’allontanamento cautelare del figlio dalla casa della madre.

Proprio intorno a questo periodo di tempo, uno dei due difensori di Gigi Monello ha chiesto chiarimenti alla ex amministratrice: durante i quattro mesi che vanno dalla denuncia all’allontanamento, per cinque giorni alla settimana, la madre di Gigi restava, infatti, sola con lui per ben un’ora e mezza; il difensore ha messo in evidenza l’illogicità della mancanza di provvedimenti volti a tutelare la beneficiaria con modifiche nei turni delle badanti, considerato che nella denuncia l’imputato veniva definito come “soggetto pericoloso” per la salute psico-fisica e persino per la vita dell’anziana.

 La contestazione non ha ricevuto nessuna risposta convincente, tanto che il difensore ha ironicamente concluso che evidentemente l’imputato “era pericoloso solo in determinate ore”.

Tra le altre cose, l’avv. Amarugi ha confermato che le badanti lamentavano una interferenza del figlio nella posologia dei farmaci.

 Sul tema si è intrattenuto l’imputato nella breve diretta-video su Facebook in occasione del presidio che si è tenuto, dopo l’udienza, nei giardini antistanti il tribunale. Per comprendere tutta l’infondatezza di questa gravissima accusa vi invitiamo a vedere il filmato sulla pagina Youtube dell’Associazione https://www.youtube.com/watch?v=phbbpWZCsmY&t=950s&ab_channel=AssociazioneradicaleDirittiallaFollia

La dozzina persone che ha assistito all’udienza, ha lamentato la quasi impossibilità di udire le parole della teste e degli interroganti e ciò a causa di una inspiegabile regolazione al minimo dei microfoni. Non sarebbe male se, nei Tribunali di uno Stato Democratico, venissero meglio rispettate le esigenze di chi – a volte spostandosi da altri centri della provincia – ritiene di avere il diritto di seguire e capire domande e argomentazioni di un processo.

 La quarta udienza è stata fissata per il 07 novembre 2023, con la riconvocazione del maresciallo Lombardi, della sig.ra Nikitiuk e con la prima convocazione della badante Touria Morchid.   

L’associazione ‘Diritti alla Follia’ continuerà a seguire il processo e organizzerà anche a novembre un nuovo presidio.   

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Comunicato stampa: presidio a Cagliari per terza udienza Gigi Monello

Diritti alla Follia · 01/05/2023 · Lascia un commento

Il prossimo 4 maggio, presso il Tribunale di Cagliari, alle h. 10.30, il processo a Gigi Monello professore di filosofia in pensione, scrittore e editore, arriverà alla sua terza udienza, senza che sia emersa, sinora, alcuna prova della fondatezza dell’accusa: avere maltrattato sua madre.

Per questa terza udienza è stata riconvocata l’Avv. Debora Amarugi, risultata assente per motivi di salute lo scorso 10 novembre. La sua deposizione si annuncia particolarmente importante, stante il fatto che si tratta della persona che, a marzo 2020, ha presentato denuncia contro Gigi Monello e che, quindi, meglio di chiunque altro, sarà in grado di circostanziare la natura dei maltrattamenti.

Per fornire un inquadramento minimo della vicenda, ricordiamo che il professor Monello – unico figlio convivente con l’anziana madre, oggi deceduta, aveva, nell’aprile del 2019, licenziato la badante scelta dalla sorella, decisione che aveva generato tra i due figli un acuto conflitto, sfociato infine nella nomina dell’Avv. Amarugi come Amministratore di sostegno. Poche settimane dopo l’allontanamento di Gigi Monello dalla casa di famiglia, a luglio 2020, la badante licenziata veniva riassunta, come era nei desideri della sorella.

Nell’ultimo anno di vita di sua madre, il professore ha potuto vederla per sole tre ore, e questo dopo una intera esistenza trascorsa insieme.

Nel corso della terza udienza è prevista l’audizione di altri due testi: Olena Nikitiuk (badante in prova) e Daniel Lombardi (Maresciallo CC).

Considerati i sempre più frequenti casi di cronaca legati alle criticità che l’Istituto giuridico dell’amministrazione di sostegno sta producendo in tutta Italia, riteniamo sia giusto che venga dato alla pubblica opinione un adeguato resoconto circa questo processo.

Anche in questa occasione, l’associazione Radicale ‘Diritti alla Follia’ organizzerà nei giardini antistanti il Palazzo di Giustizia di Cagliari, P.zza Repubblica, 18, a partire dalle h.13, un sit-in di informazione e denuncia.

Sarà possibile seguire la diretta sulla pagina Facebook   https://www.facebook.com/DirittiallaFollia e sul canale youtube dell’associazione https://youtube.com/@associazioneradicalediritt5504

Per informazioni e contatti dirittiallafollia@gmail.com

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LA CORTE D’APPELLO DI FIRENZE ASSOLVE JEANETTE FRAGA DALL’ACCUSA DI SEQUESTRO DI PERSONA AI DANNI DELLA FIGLIA YASKA GHODS. L’ASSOCIAZIONE  RADICALE “DIRITTI ALLA FOLLIA”: “ORA SI “LIBERI” YASKA

Diritti alla Follia · 03/11/2022 · Lascia un commento

Oggi, 3 Novembre, la seconda sezione penale della Corte di Appello di Firenze, ha assolto Jeanette Fraga dalla condanna per “sequestro di persona”, a carico della figlia Yaska, inflitta dal Tribunale di Firenze (dott.ssa Cannata’).

L’avv. Michele Capano, difensore di Jeanette  Fraga, ha dichiarato: “cade oggi, con la quarta assoluzione di Jeanette Fraga – dopo quelle che avevano riguardato le accuse di maltrattamenti, concorso in violenza sessuale e disturbo delle occupazioni e del riposo delle persone – l’intero castello di accuse che era stato costruito, da sette anni a questa parte, nell’ambito di una inaudita violenza istituzionale diretta a scoraggiare Jeanette Fraga dall’occuparsi della figlia, dal continuare a pretendere che la figlia non venga dimenticata in una delle centinaia di discariche manicomiali che l’ Italia “basagliana” ha creato, ma possa accedere – nonostante la disabilità connessa ad una diagnosi di schizofrenia – ad una vita dignitosa. La ricostruzione secondo cui la madre di Yaska si sarebbe resa responsabile di condotte integranti reati ha consentito, in questi sette anni, di interdire Yaska, di attribuire alla ragazza una tutrice esterna alla famiglia (famiglia di “cattivi”), quindi di rinchiuderla in strutture privandola di ogni libertà di comunicazione, di circolazione, di coltivare gli affetti familiari. È ora che a questa situazione sia posto rimedio, ed è quello che ora chiederemo al Giudice tutelare”.

 L’ Associazione Radicale “Diritti alla Follia” è stata presente con il consueto “presidio” dinanzi al Tribunale di Firenze, per difendere i diritti fondamentali di Yaska e di Jeanette. Cristina Paderi, segretaria dell’associazione, ha dichiarato: “siamo sempre stati al fianco di Jeanette perché la sua innocenza, oggi sancita dai Giudici fiorentini che cestinano accuse infondate, ci è subito apparsa chiara. Saremo il 10 novembre davanti ad un altro Tribunale, quello di Cagliari, a sostenere le ragioni di un altro “imputato” (l’editore Gigi Monello, accusato di maltrattamenti ai danni della madre) di questo sistema teso ad evitare “disturbi” a Giudici tutelari ed amministratori di sostegno/tutori, teso a criminalizzare i familiari che “rompano le scatole” difendendo diritti e prerogative di familiari “sequestrati”. Siamo in presenza di un “protocollo” collaudato: il familiare che non si “arrende” con gli inviti bonari, viene criminalizzato e processato se pretende che “il fragile” debba e possa vivere, non arrendendosi a “sopravvivenze” vegetali nei tanti cronicari delle strutture pubbliche, o private, o in case dove a nessuno è consentito di entrare (familiari e/o amici) o di uscire (il disabile). Ora, con l’assoluzione di Jeanette, chiediamo che sia Yaska ad essere “liberata”: dalla tutrice esterna, dalla segregazione, dalle mille restrizioni che la inchiodano, oggi, ad una condizione di enorme sofferenza. Al nostro Congresso, in programma a Cagliari dal 10 al 13 novembre, presenteremo la nostra proposta di legge per abolire l’interdizione e riformare profondamente l’istituto dell’ amministrazione di sostegno. Non può essere consentito “impadronirsi” dei (cosiddetti) “fragili”, bensì occorrono strumenti per supportarli nel processo decisionale autonomo, senza scorciatoie coercitive e tentazioni manicomiali.

Al presidio, oltre a familiari ed amici di Jeanette e Yaska, erano presenti Bruna Bellotti, dell’ associazione “Diritti senza Barriere”, Alberto Brugnettini e Maria Gainuta del Comitato dei Cittadini per i Diritti Umani, Simona Lancioni, di “Informare Un’H”, Maria Rosaria D’Oronzo, del Centro Relazioni Umane.

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Comunicato stampa: LA LIBERTA’ DI YASKA E LA PERSECUZIONE ISTITUZIONALE CUI E’ SOTTOPOSTA LA MADRE JEANETTE FRAGA. IL 3 NOVEMBRE  PRESIDIO DINANZI AL TRIBUNALE DI FIRENZE DELL’ASSOCIAZIONE RADICALE “DIRITTI ALLA FOLLIA”

Diritti alla Follia · 27/10/2022 · Lascia un commento

Avrà luogo il 3 Novembre, presso la Corte di Appello di Firenze, un’udienza per discutere il ricorso di Jeanette Fraga avverso la condanna per “sequestro di persona”, a carico della figlia Yaska, inflitta dal tribunale di Firenze.

Quello stesso Stato che dal 2015 tiene sotto sequestro Yaska, impedendole – oltre ai liberi contatti con i familiari e gli amici e libere uscite – finanche le più elementari possibilità di libera comunicazione telefonica e telematica, sfoga la sua impotenza processando l’unico individuo che ha sempre rispettato i diritti fondamentali di Yaska, lottando strenuamente per garantirle una vita libera e soddisfacente, nonostante le condizioni di difficoltà della ragazza. Questa è la vera “colpa” per cui è a processo Jeanette: avere inverato i diritti riconosciuti ai portatori di disabilità psico-sociale dalla Convezione Onu CRPD del 2006 in un contesto istituzionale nel quale di quei diritti si commette una violazione sistematica e quotidiana da parte delle diverse articolazioni della Repubblica italiana chiamate ad “aiutare i fragili”.

Contro questa vergogna e per invocare, sia la liberazione di Yaska, che è sottoposta a tutela ed istituzionalizzata da sette anni in un luogo di “cura” contro la sua volontà (e che ha dovuto subire un’interruzione di gravidanza forzata), sia l’assoluzione di Jeanette Fraga, l’Associazione Radicale “Diritti alla Follia” sarà presente con il consueto presidio dinanzi al Tribunale di Firenze, a partire dalle ore 11.30 di giovedì 3 novembre. Invitiamo i cittadini e le cittadine sensibili a questi temi a raggiungerci, ad aiutarci, a scendere in campo per difendere la libertà di Yaska e le ragioni dell’ innocenza di Jeanette quale strumento per cambiare le condizioni di vita di migliaia di segregati come Yaska.

Ricordiamo che Jeanette Fraga, nell’ambito della persecuzione istituzionale messa in atto nei suoi riguardi dalla Procura della Repubblica presso il Tribunale di Firenze (a “protezione” delle condotte, denunciate reiteratamente da Jeanette, delle tutrici e del Giudice tutelare, e nell’illusione di “far tacere” Jeanette in ordine alle reali condizioni di vita della figlia, è stata processata ed assolta già per l’accusa di concorso in violenza sessuale a danno della figlia (della quale non avrebbe impedito una vita sessuale che – ad avviso della procura – alla ragazza doveva essere negata), processata ed assolta per l’accusa di maltrattamenti in famiglia (smentendosi le tesi della procura circa l’inadeguatezza delle cure e dei trattamenti propiziati da Jeanette nei confronti della figlia), processata ed assolta per l’accusa di “disturbo dell’ occupazione e del riposo delle persone” (a seguito delle miserabili lamentele che il vicinato della famiglia aveva mosso per il “disturbo” arrecato da Yaska nel corso delle “crisi” che aveva quando viveva in casa con la madre).

L’augurio è che – anche a Firenze – vi sia una stampa libera che trovi la forza di approfondire e narrare questa vicenda.

Associazione Radicale Diritti alla Follia

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V Congresso Associazione Radicale ‘Diritti alla Follia’ – Cagliari 10-13 novembre

Diritti alla Follia · 24/10/2022 · Lascia un commento

L’Associazione Radicale Diritti alla Follia celebrerà il suo V Congresso Nazionale le cui parole chiave sono ‘Umanità, Libertà e De-istituzionalizzazione’ .
Il Congresso si terrà dal 10 al 13 novembre a Cagliari presso il Polo Bibliotecario di Via Falzarego 35 e si articolerà nelle seguenti giornate:

Giovedì 10 apriremo alle h. 11.00 con un presidio nello spazio all’aperto antistante l’ingresso del Tribunale di Cagliari, Piazza Repubblica 18.
Testimonianze: i protagonisti delle vicende connesse alla “ragnatela” dell’amministrazione di sostegno.

  • Giovedì 10 pomeriggio
    Analisi e criticità dei servizi di salute mentale a livello locale e nazionale

  • Venerdì 11 mattina

Amministrazione di sostegno: criticità e proposte di riforma

  • Venerdì 11 pomeriggio

Approcci sociali al disagio diffuso

La realtà nazionale ed internazionale delle reti utenti, ex utenti e sopravvissuti

  • Sabato 12 mattina
    Bastoni, Taser, Bolawrap: come sta cambiando il TSO. Come dovrebbe cambiare il TSO
  • Sabato 12 pomeriggio

L’inganno della libertà vigilata: analisi e proposte

Covid: l’epidemia della coercizione

  • Domenica 13
    Terapeuti a processo : vecchie e nuove storie italiane

Qui di seguito il programma completo

Programma-V-Congresso-Cagliari-10-13-novembreDownload

Sarà possibile seguire il Congresso in diretta Facebook alla pagina https://www.facebook.com/DirittiallaFollia

e sul sito di Radio Radicale www.radioradicale.it

Per informazioni e contatti dirittillafollia@gmail.com

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