CHI SIAMO
“Diritti alla Follia” nasce all’interno dell’esperienza professionale e politica di Michele Capano, avvocato e militante Radicale. L’ associazione nasce dalla presa d’atto che spesso le condizioni di “disagio psichico” non diventano nell’ordinamento giuridico tanto occasione per l’attivazione di meccanismi di solidarietà pubblica, quanto il pretesto per l’attivazione di azioni di internamento, di trattamento farmacologico coatto, di violazione di diritti umani, di mortificazione della capacità giuridica, di emarginazione.
E’ intento dell’associazione fornire un contributo tecnico di mobilitazione e individuazione di interlocuzioni ed alleanze politiche e sociali.
L’obiettivo è quello di conquistare riforme in grado di modificare lo status quo dei seguenti temi cruciali:
1) Trattamento sanitario obbligatorio, da ripensare profondamente nelle sue modalità di attivazione e di esecuzione concreta;
2) Misure di sicurezza per i soggetti non imputabili, che rispondono alla logica della istituzionalizzazione e della neutralizzazione, piuttosto che essere pensate ed attuate nella prospettiva del reinserimento del “reo” nella comunità;
3) Interdizione, inabilitazione e amministrazione di sostegno, nelle quali figure di limitazione della capacità di agire va ampliato lo spazio di partecipazione della persona alla procedura e vanno conquistati spazi di autonomia.
L’associazione è nata nel 2018 dandosi statutariamente l’obiettivo di impegnarsi sul fronte della tutela e della promozione dei diritti fondamentali delle persone sottoposte:
- a varie forme di coercizione nell’ambito del trattamento del “disagio psichico”;
- ai cosiddetti “istituti di protezione” dell’individuo (tutela, curatela, amministrazione di sostegno);
- alle misure di sicurezza per i soggetti non imputabili;
TALI OBIETTIVI VENGONO PERSEGUITI ATTRAVERSO:
- l’elaborazione di disegni di riforma finalizzati ad introdurre elementi di maggiore tutela e garanzia della persona nell’ambito delle “procedure” coercitive in ambito psichiatrico;
- esposti, su “casi individuali” come su problematiche “di sistema”, ad Istituzioni di vigilanza e monitoraggio sul piano nazionale ed internazionale;
- campagne di informazione e sensibilizzazione su tali temi.