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Diritti alla follia

Associazione impegnata sul fronte della tutela e della promozione dei diritti fondamentali delle persone in ambito psichiatrico e giuridico.

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Congresso annuale

Diritti alla Follia: La Mozione del Congresso e il percorso verso le riforme legislative

Diritti alla Follia · 23/12/2024 · Lascia un commento

Il VII Congresso dell’Associazione Radicale “Diritti alla Follia”, tenutosi il 14 e 15 dicembre 2024, ha tracciato con determinazione il percorso per il prossimo anno: affrontare le violazioni dei diritti umani e l’indifferenza istituzionale.

L’Assemblea ha approvato il mandato agli organi dirigenti per il rilancio di due proposte di legge di iniziativa popolare, ora disponibili sulla Piattaforma Nazionale dei referendum e delle iniziative popolari:

  1. Abolizione dell’interdizione e dell’inabilitazione e la riforma dell’amministrazione di sostegno;
  2. Riforma del trattamento sanitario obbligatorio (TSO), denunciando la sua incompatibilità con i principi costituzionali e gli obblighi internazionali

L’obiettivo è chiaro: raggiungere 50.000 firme in sei mesi, mobilitando tutte le risorse e la rete di attivisti per obbligare il Parlamento a discutere e affrontare temi troppo a lungo ignorati.

Nonostante gli appelli delle istituzioni internazionali e casi drammatici come quello di Marta Garofalo Spagnolo, il sistema italiano continua a perpetuare una vergognosa segregazione. L’associazione ha denunciato la disumanità del “manicomio diffuso”, dove migliaia di persone vivono private dei loro diritti, ridotte a oggetti di tutela anziché soggetti di autodeterminazione.

Con il Congresso, si è levato un grido di protesta contro l’inerzia di un sistema che rifiuta di adeguarsi agli standard internazionali sui diritti umani, mentre chi cerca di combattere questa ingiustizia viene criminalizzato.

L’Assemblea ha ribadito la necessità di superare il muro della disinformazione e del silenzio attraverso azioni nonviolente e collaborazioni strategiche con realtà come Mental Health Europe, ENUSP, Strali e il portale Mad in Italy, per promuovere una rivoluzione culturale e legislativa.

Tra le iniziative delineate, un ruolo cruciale spetta agli Specialisti alla Pari (Peer Specialists), che devono diventare garanti del rispetto dei diritti, sostituendo la coercizione con il supporto, la segregazione con l’inclusione.

Per rafforzare l’azione e consolidare il proprio ruolo, l’associazione adeguerà il proprio statuto per acquisire la qualifica di Associazione di Promozione Sociale (APS) e iscriversi al RUNTS. Questo permetterà di accedere a nuovi strumenti e risorse per portare avanti il proprio impegno.

La quota associativa per l’anno 2025 è stata fissata a € 50,00, un contributo essenziale per dare forza a questa rivoluzione.

Invitiamo tutti – iscritti, simpatizzanti, cittadini – a unirsi a questa causa. Firmate, mobilitatevi, sostenete l’associazione. Perché il cambiamento non arriva da chi resta in silenzio

ISCRIVITI
Mozione generale 2024Download

UNA FIRMA PER LE RIFORME – DA OGGI, ONLINE!

Diritti alla Follia ti invita a sostenere due proposte di legge di iniziativa popolare che mettono i diretti interessati al centro delle decisioni

FIRMA ORA online gratuitamente, con SPID, CIE o CNS, sulla piattaforma pubblica, in pochi clic, senza uscire da casa:

ECCO LE PROPOSTE DI LEGGE:

https://firmereferendum.giustizia.it/referendum/open/dettaglio-open/1800001

https://firmereferendum.giustizia.it/referendum/open/dettaglio-open/1800000

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Commenti a margine del VI Congresso annuale dell’associazione ‘Diritti alla Follia’ di V.S.

Diritti alla Follia · 15/12/2023 · Lascia un commento

Commenti a margine del VI Congresso annuale dell’associazione ‘Diritti alla Follia’

di V. S.
  • Prima giornata: venerdì 1° dicembre

https://www.radioradicale.it/scheda/714502/manicomio-allitaliana-luoghi-e-forme-dellistituzionalizzazione-vi-congresso-nazionale

Il dibattito è stato incisivo, conciso, efficace.

La sostanza è stata abbondante e genuina.

Dietro ogni intervento ci sono profonde considerazioni da ricordare, fra cui la fallibilità dei Giudici tutelari, la loro furbizia di non emettere ritualmente provvedimenti impugnabili; la modesta preparazione e deontologia degli avvocati; la consapevolezza che gli amministratori di sostegno professionisti sono ‘professionisti del malaffare’

(la quasi totalità), in misura diversa quantitativamente ma qualitativamente identica concretizzata in false relazioni annuali sullo stato di salute e sociale del beneficiario, così ingannando i Giudici tutelari, mordendo la mano che li alimenta.

Coraggioso e trasparente il riferimento ai Giudici tutelari, qualcuno nominato con specificità. Lodevole l’ammissione a parlare alla madre romana, estemporanea e demolitrice a tutto campo.

Sono emerse: latitanza dei Giudici tutelari, grave disorganizzazione delle cancellerie, insufficiente preparazione degli avvocati che dovrebbero assistere beneficiari e familiari dagli abusi degli AdS e “tradimenti” professionali dei clienti. Alcuni Giudici (pochi o molti) non rispettano le leggi della Repubblica: il caso della giornalista Barbara Pavarotti, membro dell’associazione e moderatrice del panel dedicato alle criticità dell’istituto dell’amministrazione di sostegno, è eclatante: la legge Cirinnà sulle coppie di fatto non è stata rispettata. Non è pensabile che il Giudice non la conosca. Se così fosse non potrebbe restare magistrato.

  • Seconda giornata: sabato 2 dicembre

https://www.radioradicale.it/scheda/714503/manicomio-allitaliana-luoghi-e-forme-dellistituzionalizzazione-vi-congresso-nazionale

L’apertura è stata sostanzialmente tecnica, relativa agli aspetti psichiatrici sul tema delle terapie farmacologiche protratte nel tempo e relative conseguenze, che generano aggravamenti della salute fisica e psichica delle persone, cooperanti alla distruzione di vite umane per mezzo delle “tutele” di amministratori di sostegno. A ciò si aggiungono, in completamento, le segnalazioni dei servizi all’autorità giudiziaria dei pazienti benestanti per invalidarli e depredarli attraverso il mezzo dell’amministrazione di sostegno. Le testimonianze durante il Congresso hanno confermato e messo a nudo questa realtà. Un Congresso serve a fare il punto sullo stato dell’arte, che è drammatico. Una delle giovani intervenute ha citato l’esistenza di iniziative per tentare nuovi approcci sperimentali che, si spera, possano ambire ad aiutare.. Mario, Giulio, Giovanna, Maria, Daniela che, nel frattempo, sono seviziati, insieme ai familiari, dagli AdS e dai Giudici tutelari.

Le capacità e sforzi dei vertici dell’Associazione alimentano, coraggiosamente, ampie speranze, con le proposte di modifiche di TSO e amministrazione di sostegno.

  • Terza giornata: domenica 3 dicembre

https://www.radioradicale.it/scheda/714504/manicomio-allitaliana-luoghi-e-forme-dellistituzionalizzazione-vi-congresso-nazionale

Vedendo il servizio sui centri di permanenza e rimpatrio (CPR) ho avuto un blocco allo stomaco: umanità e dignità calpestate. L’Italia è chiamata “culla della civiltà”. Non sapevo che la civiltà fosse così. Una conoscenza in più. La storia si ripete a cicli. Siamo di nuovo alle violenze e torture ricorrenti. In mezzo ai lussi ed agi della società del benessere, c’è chi soffre e muore nell’indifferenza generale, anzi nel compiacimento della società “civile”. Dovremmo vergognarci di come (mal)trattiamo i meno fortunati. Il servizio andrebbe proiettato nelle scuole dei giovani scicchiettosi con abiti firmati, sneakers da 300 euro e vuoto nel cervello, ed anche nelle reti TV di ‘Grande Fratello’ e ‘Isola dei Famosi’, perchè i genitori sono peggio dei figli in elevatezza sociale.

Molto determinate ed incisive le relazioni degli intervenuti. E’ matura la volontà di agire per il superamento delle attuali situazioni di errore e disagio.

L’apice del Congresso è stato toccato con il servizio sugli anziani e le RSA (commentato da monsignor Paglia, prelato stimato dal Papa) incentrato sulla differenza fra società europea ed africana, che mantiene i valori tradizionali di rispetto alla funzione degli anziani nella famiglia. Mi è piaciuto molto il commento di Barbara Pavarotti sulla donna che va a lavorare per un stipendio di 1500 euro al mese e, per farlo, ne spende 2000 per la RSA del genitore anziano. Ho conosciuto anziani in RSA, tristi in attesa delle visite dei figli e durante queste lunghe attese raccontavano agli altri, ospiti o personale, quando curavano i figli giovani, che oggi tardano ad arrivare. Anziani alle prese con telefonini complicati, dipendenti da estranei che li sopportano come parte di un lavoro sgradito.

La sintesi del Congresso è stata fatta dall’avv. Capano che, assolte le formalità assembleari, ha delineato gli obiettivi prossimi dell’Associazione impegnata sulle revisioni delle normative relative a TSO e AdS, rinfrescando le necessità urgenti di attività per arrivare al raggiungimento delle firme previste dalla Costituzione per le iniziative popolari. L’Associazione ha nel cassetto i nuovi testi di proposta di legge.

  • Il giorno dopo…..I “giorno dopo” sono sempre un pò vuoti, incerti. Mi riferisco al giorno dopo il Congresso. Anche se apparentemente passive, le partecipazioni online suscitano emozioni e riflessioni, lasciano traccia. Trascorrere ore insieme a persone che hanno legami comuni coinvolge tutti i nostri sentimenti, calandoci in un ambiente amichevole, finanche familiare di rapporto con persone “vive” e non attraverso commenti scritti, a volte poco chiari.

Al Congresso c’è stata la partecipazione anche fisica del relatore e ciò ha aggiunto una notevole forza comunicativa. Il loro entusiasmo ha suscitato anche il mio, come ossigeno ai polmoni per rinnovare speranze di soluzione a problemi difficilissimi. Le modifiche di TSO e di ads sono sguiscianti: sembra di averle in mano e poi scappano lontano. Dopotutto le smargiassate del PROFESSORE sono utili a ricordarci che c’è “il fuoco sotto la brace” e bisogna agire per debellarlo. Durante il Congresso l’avv. Capano ha opportunamente ricordato che l’UNCRPD ha sollecitato l’abolizione dell’amministrazione di sostegno ‘sostitutiva’ e, dopo otto anni, i nostri brillanti legislatori si dilettano a scrivere proposte di legge che vogliono non sopprimere ma rafforzare l’istituto. Un quadro deludente della maturità della conoscenza italiana dei diritti umani, evidenziando che c’è un problema di inadeguatezza del sistema politico che sembra vivere in contesto astronomicamente distante, interessato a cronache di poveri amanti e cognati viaggiatori in Trenitalia.

E l’origine della sensazione di vuoto post-congresso nasce dal passaggio dal sentir parlare seriamente di giustizia, psichiatria, migranti e anziani a tornare ad assistere a modeste di gente comune che però ha in mano le vite di decine di milioni di persone. L’inno nazionale dovrebbe passare dal vetusto Inno mameliano a quello più realistico dei Vianello : “semo gente di borgata“. Non faccio riferimenti di colore politico, essendo passati dal multicolor allo scolorito monocolor panorama parlamentare che ignora che esistono impegni internazionali ONU e CEDU, beccandosi sollecitazioni e sanzioni miliardarie.

Dopo i sogni e le emozioni del Congresso, ripartiamo a lottare per i nostri casi particolari con una dose di maggiore entusiasmo a partecipare alla vita dell’Associazione, immaginando quale sarebbe la prospettiva senza di essa.

Oggi, 4-12-23 ho dormito tutto il pomeriggio.

 

 

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VI CONGRESSO ASSOCIAZIONE ‘DIRITTI ALLA FOLLIA’ Roma 1-2-3 Dicembre: Programma e Locandine

Diritti alla Follia · 30/10/2023 · Lascia un commento

VI CONGRESSO ASSOCIAZIONE ‘DIRITTI ALLA FOLLIA’

Roma 1-2-3 Dicembre: Programma e Locandine

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Comunicato stampa: VI CONGRESSO ANNUALE ASSOCIAZIONE RADICALE ‘DIRITTI ALLA FOLLIA’ MANICOMIO ALL’ITALIANA Luoghi e forme dell’istituzionalizzazione

Diritti alla Follia · 29/10/2023 · Lascia un commento

VI CONGRESSO ANNUALE ASSOCIAZIONE RADICALE
‘DIRITTI ALLA FOLLIA’

MANICOMIO ALL’ITALIANA

Luoghi e forme dell’istituzionalizzazione

SPDC-REMS-CPR-ATSM- CEPAC
CTM-CTRM-CTRP-SRP-SRPAI
SRPAE-SRPF-SIR-CRAP
RSD-RSA
ROP-IPM
…
..
.

‘Manicomio all’italiana – Luoghi e forme dell’istituzionalizzazione’, è il titolo del VI Congresso annuale dell’Associazione radicale ‘Diritti alla Follia’ che si terrà a Roma (Palazzo Baldassini, Via Delle Coppelle, 35) dal 1° al 3 dicembre.

Affronteremo il tema della segregazione, dell’emarginazione, della discriminazione e dell’istituzionalizzazione di coloro che la nostra società considera ‘inutili’.
Sono tante le sigle che si riferiscono a questi luoghi e ad ognuna di esse corrisponde una qualche forma di internamento, di isolamento dal mondo, diritti negati e pochissima trasparenza. I controlli da parte delle Istituzioni preposte sono scarsissimi, si tratta di un mondo parallelo e quasi nessuno si accorge della loro esistenza (a meno che non ci finisca dentro un proprio familiare). L’accesso a questi luoghi è difficilissimo senza un’autorizzazione.
Li chiamano ‘ospiti’ ma una volta che si entra in questo circuito è difficilissimo uscirne, peggio che in un labirinto. Ci finiscono i ‘matti’, gli strani, i disagiati, i senza dimora, i depressi, gli emarginati, gli anziani e tutti quei soggetti che si preferisce non avere più tra i piedi. Con una differenza rispetto al passato: i manicomi erano gratis, ora molti di questi luoghi sono a pagamento: è sorto un business enorme sulla pelle degli ‘inutili’.
Il programma del VI Congresso di ‘Diritti alla Follia’ comprende cinque tavole rotonde nelle quali si svilupperanno i temi di interesse dell’associazione e gli impegni per il futuro, con ospiti significativi, anche internazionali.
Le aree tematiche:
– Le riforme nel campo della ‘salute mentale’ e degli istituti di tutela;
– l’amministrazione di sostegno;
– le figure degli utenti esperti per esperienza vissuta;
– la coercizione psichiatrica e l’applicazione della convenzione ONU sui diritti delle persone con disabilità in Europa (CRPD)
– le linee guida sulla deistituzionalizzazione emanate dal Comitato CRPD;
– l’utilizzo abnorme di psicofarmaci nei Centri di permanenza e rimpatrio (CPR)
– i migranti: la vecchiaia e la cura degli anziani nel loro paese di origine.
Alcuni relatori: on. Valentina D’Orso; on. Benedetto della Vedova; avv. Antonio Ingroia; avv. Carlo Taormina; Mons. Vincenzo Paglia; dott.ssa Amalia Gamio vice presidente del Comitato ONU per i diritti delle persone con disabilità; prof. Celestino Mussomar, presidente del Centro Studi Africani in Italia-CeSAI, e tanti altri…

locandina_tematica

 

 

 

 

 

 

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MANICOMIO ALL’ITALIANA: Luoghi e forme dell’istituzionalizzazione: presentazione video-locandina

Diritti alla Follia · 22/10/2023 · Lascia un commento

MANICOMIO ALL’ITALIANA
Luoghi e forme dell’istituzionalizzazione

E’ il titolo del VI Congresso annuale dell’Associazione radicale ‘Diritti alla Follia’ che si svolgerà a Roma
dal 1° al 3 dicembre: affronteremo il tema della segregazione,😔 dell’emarginazione, della discriminazione 😞
e dell’istituzionalizzazione 😣 di coloro che la nostra società ritiene “inutili”.😪
La video-locandina, nata da un’idea ✨️di Barbara Pavarotti 💚, realizzata grazie alla creatività🪁 della regista-sceneggiatrice Roberta Zanzarelli e alla generosità 💌di artisti di spessore, sarà la colonna sonora 🌈
del nostro Congresso romano.
Vi riserverà delle sorprese…🎊 vi invitiamo a divulgarla e a partecipare al nostro Congresso
  “Diritti alla follia” ringrazia 🙏
tutti coloro che hanno collaborato alla realizzazione del video🎉https://www.facebook.com/DirittiallaFollia/videos/725413182741317

 

 

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