
Premesso che:
- L’articolo 2 della Costituzione stabilisce: «La Repubblica riconosce e garantisce i diritti inviolabili dell’uomo […]»
- l’Art. 32 della costituzione dispone: «La Repubblica tutela la salute come fondamentale diritto dell’individuo e interesse della collettività, e garantisce cure gratuite agli indigenti. Nessuno può essere obbligato a un determinato trattamento sanitario se non per disposizione di legge. La legge non può in nessun caso violare i limiti imposti dal rispetto della persona umana»
- l’Art. 1 della Carta dei diritti fondamentali dell’Unione Europea recita: «La dignità umana è inviolabile. Essa deve essere rispettata e tutelata»
- I principi sopra enunciati fanno parte del patrimonio di valori che sorreggono lo Statuto della Regione Autonoma della Sardegna, considerato l’espresso richiamo contenuto nel primo articolo dello stesso Statuto Sardo.
- l’art. 7 del Decreto Legge 23 dicembre 2013 n° 146, convertito con modificazioni dalla Legge 10/2014, ha istituito il Garante nazionale dei diritti delle persone private della libertà personale ai sensi dell’articolo 3 del Protocollo opzionale alla Convenzione contro la tortura e altre pene o trattamenti crudeli, inumani o degradanti, adottato il 18 dicembre 2002 con Risoluzione A/RES/57/199 dall’Assemblea Generale delle Nazioni Unite e ratificato ai sensi della Legge 9 novembre 2012, n. 195;
Considerato che:
- la Legge Regionale n° 7 del 7 febbraio 2011 recante norme sul “Sistema integrato di interventi a favore dei soggetti sottoposti a provvedimenti dell’autorità giudiziaria e istituzione del Garante delle persone sottoposte a misure restrittive della libertà personale” ha previsto che la Regione autonoma della Sardegna, nell’ambito delle proprie
competenze, «[…] concorre a tutelare e assicurare il rispetto dei diritti e della dignità delle persone adulte e dei minori presenti negli istituti penitenziari o ammessi a misure alternative e sostitutive della detenzione negli ospedali psichiatrici giudiziari, nei centri di identificazione ed espulsione e nelle strutture sanitarie in quanto sottoposti a trattamento sanitario obbligatorio, a favorire la loro rieducazione, a ridurre il rischio di recidiva e ad agevolare il loro reinserimento sociale e lavorativo” - La Legge Regionale 7/2011 contiene principi e norme fondamentali in materia di sostegno alle donne detenute, alla tutela dei minori, a favore degli stranieri, alla promozione e tutela della salute al reinserimento lavorativo e sociale.
- La Legge Regionale 7/2011 al fine di contribuire al raggiungimento delle suddette finalità e tutelare i diritti e la dignità delle persone sottoposte a restrizioni della libertà personale al Capo II, art. 10 ha previsto e disciplinato l’istituto del Garante Regionale delle persone sottoposte a misure restrittive della libertà personale. Il Garante è istituito presso il Consiglio regionale ed è da questo nominato con maggioranza qualificata.
- Nonostante la Legge Regionale abbia previsto l’istituito del Garante Regionale, il Consiglio Regionale della Sardegna non ha mai provveduto alla sua nomina.
- Il Garante rappresenta una figura autonoma di garanzia di fondamentale importanza per la comunità regionale in ragione delle funzioni assegnategli dalla Legge Regionale e, tra le quali, quelle relative alla tutela del diritto alla salute, alla promozione delle politiche sociali, al miglioramento della qualità della vita, alla promozione dell’istruzione e della formazione professionale finalizzate al recupero e alla integrazione sociale delle persone in condizioni di fragilità. Il Garante svolge inoltre una importante funzione di collaborazione con il Consiglio Regionale in quanto formula indicazioni e proposte, anche su richiesta degli stessi organi regionali, in merito agli interventi amministrativi e di carattere legislativo, volti ad assicurare il pieno rispetto dei diritti dei soggetti che, in qualunque forma e per qualunque causa, sono sottoposti a restrizioni della loro libertà personale.
- In più occasioni il Garante Nazionale ha auspicato la nomina del Garante Regionale della Sardegna e contestualmente invitato il Consiglio Regionale a dare ottemperanza a quanto disposto dalla Legge regionale 7/2011.
- la presente petizione è sottoscritta anche da tutte le persone contenute nell’allegato elenco.
Per tale ragione:
- i sottoscritti chiedono al Consiglio Regionale l’impegno di procedere con immediatezza alla nomina del Garante Regionale delle persone sottoposte a misure restrittive della libertà personale, secondo le norme previste dal Capo II della Legge Regionale n° 7 del 7 febbraio 2011 recante norme sul “Sistema integrato di interventi a favore dei soggetti sottoposti a provvedimenti dell’autorità giudiziaria e istituzione del Garante delle persone sottoposte a misure restrittive della libertà personale”.
F.to
Cristina Paderi
Paola Lobina
Nicola Carboni
Michele De Rio
Leggi il comunicato stampa in forma di articolo: vai al comunicato stampa
FIRMA ORA QUESTA PETIZIONE
(La presente petizione può essere sottoscritta solo dai residenti in Sardegna)
Inviando la sottoscrizione a questa petizione, riceverai alla tua email personale un copia della tua sottoscrizione. Allo stesso modo arriverà una copia all’email dell’associazione. Controlla eventualmente anche nella casella Spam o Pubblicità del tuo account di posta elettronica
[ La petizione è stata chiusa il 4 giugno 2021 e tutte le firme sono state consegnate in regione. Abbiamo raccolto un totale di 176 firme. Ringraziamo tutti per il vostro prezioso contributo e vi terremo aggiornati sugli sviluppi ].
È vergognoso che sia necessario ricorrere a una petizione perché ci si occupi e si risolva questo annoso problema che coinvolge non solo le famiglie ma la comunità tutta.
Concordo…
Non siamo ancora riusciti ad organizzare la collettività senza prevedere restrizioni della libertà personale, ma dobbiamo essere consapevoli che dette restrizioni devono, almeno, essere l’extrema ratio.
Una collettività si può giudicare da come tratta i soggetti cui applica restrizioni della libertà personale.
In particolare, occorre porre rimedio quanto prima alla mancata nomina da parte del Consiglio della Regione Autonoma della Sardegna del Garante Regionale per le persone sottoposte a misure restrittive della libertà personale.
Luigi Marcialis