Appello al Presidente Mattarella ed invio raccolta firme
Illustrissimo Presidente,
Esiste una legge, la n. 6 del 2004, che accomuna – ai fini della tutela giuridica – “anziani con qualche ombra”, persone affette da disagio psichico, ludopatici, alcolisti, tossicodipendenti. Molti di costoro, secondo questa legge, hanno bisogno di un “amministratore di sostegno”. Ma non è specificato, in questa legge, cosa debba fare in concreto l’AdS (acronimo di amministratore di sostegno).
La legge parla genericamente di “assistenza a coloro che, per effetto di una infermità ovvero di una menomazione fisica o psichica, si trovano nella impossibilità, anche parziale o temporanea, di provvedere ai propri interessi“.
Quali sono questi interessi? Non è spiegato.
In primis, di fatto, sono i soldi, che deve gestire l’AdS. Ma l’AdS si è preso il potere, assegnatogli dai giudici tutelari, di gestire l’intera vita della persona ritenuta fragile.
Questa legge, così vaga e omnicomprensiva, ha dato spazio, negli anni, ad abusi di ogni genere. Come può una singola persona decidere quale sia il “bene” di un’altra? E il concetto di bene è quanto di più vago ci sia.
Il risultato? “La prigionia dei vecchi e degli inutili, per il loro bene”, in balia delle decisioni di un amministratore di sostegno.
La Legge va cambiata: abbiamo raccolto centinaia di firme e abbiamo una proposta di Riforma degli istituti di tutela giuridica conforme ai principi sanciti dalla Convenzione ONU sui Diritti delle Persone con Disabilità (CRPD), che alleghiamo.
Attendiamo fiduciosi cortese riscontro
Associazione ‘Diritti alla Follia’
Roma, 07 gennaio 2024
Proposta riforma Amministrazione di Sostegno Diritti alla Follia