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Diritti alla follia

Associazione impegnata sul fronte della tutela e della promozione dei diritti fondamentali delle persone in ambito psichiatrico e giuridico.

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L’amministrazione di sostegno e le sconcertanti derive di una legge nata per “una dolce tutela”: l’emarginazione dei famigliari

Diritti alla Follia · 17/06/2021 · 3 commenti

Sabato 3 luglio ore 17:00 presso l’Hotel Sardegna a Cagliari (visualizza indicazioni Google maps) si terrà un convegno organizzato da “Diritti alla follia”, unitamente alla diretta Live Facebook che pubblicheremo sulla nostra Fan page dell’associazione.

Si tratta della prima tappa in presenza  della campagna nazionale Amministrazione di Sostegno : SE LA TUTELA DIVENTA RAGNATELA mirante a “denunciare” criticità e abusi nelle amministrazioni di sostegno, ad elaborare un disegno di legge di riforma dell’istituto, a promuovere  un’adeguata informazione circa la necessaria tutela dei diritti fondamentali dei portatori di disabilità psicosociali o dei soggetti vulnerabili.

La Convenzione ONU sui diritti della persone con disabilità (CRPD, ratificata dall’Italia con  legge 18/2009), all’art. 12 ne riconosce la piena capacità giuridica, ne sancisce il “pari riconoscimento davanti alla legge” e stabilisce che l’eventuale ausilio a loro beneficio debba corrispondere al “supporto al processo decisionale”(nel rispetto delle  preferenze e scelte dell’individuo) e non alla “sostituzione” della loro volontà.

[Leggi la comunicazione inviata da Diritti alla follia a tutti i Giudici tutelari in Italia, ai presidenti dei tribunali e al consiglio superiore della magistratura]

Nel 2016 il Comitato ONU per i diritti delle persone con disabilità ha  rilevato l’incompatibilità tra  l’istituto dell’ amministrazione di sostegno “sostitutiva” della volontà della persona e la CRPD. L’associazione “Diritti alla Follia” intende promuovere, nell’ambito dell’offerta “Sociale” dei servizi territoriali, il modello svedese dell’Ombudsman Personale (supporter personale): una figura a disposizione degli utenti dei servizi psichiatrici che lo richiedano.

Partecipare all’evento può essere l’occasione di un percorso di conoscenza della problematica, e – speriamo – dell’avvio di una collaborazione nell’interesse della promozione dei diritti fondamentali della persona.

Il Convegno sarà video ripreso, registrato e divulgato attraverso il web (in particolare radioradicale.it) e sui nostri canali social:

   


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Articoli amministrazione di sostegno, ONU

Interazioni del lettore

Commenti

  1. Diana dice

    17/06/2021 alle 11:11 pm

    Anziani e disabili fuori dai tribunali.
    NO alla modifica della Legge 6 del 2004, SÌ alla’abrogazione

    Rispondi
  2. Claudia Bonariva dice

    18/06/2021 alle 12:33 am

    Completamente d’accordo sull’abrogazione della legge, ma per quelle povere persone che ORA si trovano a vivere in questa RAGNATELA (come il Prof. Carlo Gilardi) cosa si sta facendo DI CONCRETO????
    Le tante parole dette e ripetute nei vostri convegni , oltre toccare la sensibilità dei partecipanti, riescono ad arrivare al di là della diretta? Perdonatemi, ma è la pratica che manca. Io sono stanca di star a guardare un uomo di 90 anni mio amico, essere trattato con superficialità e disprezzo.
    Fatemi capire se oltre le parole si riesce a fare dell’altro.
    Vi ringrazio.

    Rispondi
    • Antonella fiorito dice

      27/08/2021 alle 10:11 pm

      Sono tre anni che vi seguo…intanto sono 3000. Euro in piu …il mio psichiatra privato mi ha dato in mano ad un avvocato che sembra abbia chiesto revoca con maxi perizia. Va interessata una procura tipo gratteri ]Possibile che nessuno si dia una mossa in parlamento? Vanno faatte manifestazioni Tavoli conn firme ma urgentemente.basta parlarsi addosso.bisogna mettersi davanti ai csm ai tribunali interessare giornalisti giuristi voi tre. Siete bravi ma resta un pianto greco. La mia ads me ne ha fatte da penale e il vecchio giovane giudice pure.ora sembra abbia un giudice onorario molto comprensivo…speriamo e poi passo alla finanza ecc Saro felice solo quando verranno processati e verro risarcita per le calunnie scritte su di me e sulla mia affascinante casa d artista…ecc ecc un incubo di 7 anni…me li sarei fatti meglio io i famosi miei interessi.grazie

      Rispondi

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