La legge sul Trattamento Sanitario Obbligatorio (TSO) è incostituzionale? È questo uno dei temi centrali che affronteremo nel prossimo webinar organizzato dall’Associazione Radicale Diritti alla Follia. Partendo dalla recente ordinanza della Corte di Cassazione n. 27413/2023 https://dirittiallafollia.it/wp-content/uploads/2024/09/24124_2024_ORDINANZA-INTERLOCUTORIA-1.pdf , che ha sollevato dubbi rilevanti sulla legittimità costituzionale delle attuali norme del TSO, discuteremo dell’urgenza di una riforma per garantire la piena tutela dei diritti delle persone direttamente coinvolte.
Dettagli dell’evento:
- Data: 2 ottobre
- Ora: 16:00
- 📍 In diretta su: https://www.facebook.com/DirittiallaFollia
Durante l’incontro, analizzeremo sia l’ordinanza della Corte di cassazione, sia la proposta di legge avanzata dalla nostra associazione per la riforma del TSO. L’obiettivo è rendere il Trattamento Sanitario Obbligatorio una misura che rispetti pienamente i diritti fondamentali della persona coinvolta nella procedura. I temi principali includono:
– Diritto all’informazione tempestiva: La persona deve essere immediatamente informata delle ragioni del suo TSO, della sua durata e delle opzioni di ricorso.
– Diritto al contraddittorio e alla difesa: È essenziale assicurare che ogni individuo sottoposto a TSO possa avere una difesa legale obbligatoria e gratuita, per garantire una vera rappresentanza legale e un controllo giudiziario effettivo.
– Rafforzamento della tutela giurisdizionale: Occorre migliorare i meccanismi di controllo da parte delle autorità competenti, evitando convalide automatiche e rafforzando il monitoraggio tramite il Garante Nazionale dei Detenuti e Ristretti.
Interventi previsti:
– Michele Capano, presidente di ‘Diritti alla Follia’
– Alessandro Attilio Negroni, giurista e professore di Filosofia del Diritto presso l’Università di Genova
– Gioacchino Di Palma, avvocato
– Alberto Brugnettini, vicepresidente del Comitato dei Cittadini per i Diritti Umani
La necessità di una riforma
La legge del 1978 che regola il TSO presenta molte lacune, come rilevato dalla Corte di Cassazione nella recente ordinanza n. 27413/2023. Le persone sottoposte a TSO non sono adeguatamente coinvolte nel processo decisionale e spesso non ricevono una comunicazione chiara e tempestiva sulla loro condizione.
I controlli da parte delle autorità, come Sindaco e Giudice Tutelare, spesso si limitano a mere formalità.
Di conseguenza, il TSO diventa una limitazione della libertà personale senza un vero contraddittorio.
L’uso della contenzione e la mancanza di comunicazione con l’esterno aggravano ulteriormente la situazione.
Principali criticità dell’attuale sistema:
1. Mancanza di consapevolezza tra gli operatori sanitari: Il TSO viene spesso considerato una procedura medica di routine, senza riconoscere le sue gravi implicazioni legali.
2. Inefficacia del controllo: Le richieste di TSO sono approvate quasi automaticamente, senza un esame approfondito delle reali necessità della persona.
3. Mancanza di informazione: Le persone sottoposte a TSO spesso non conoscono le ragioni del loro ricovero e non sono informate adeguatamente sui trattamenti che ricevono.
4. Uso di misure coercitive: Pratiche come la contenzione meccanica e farmacologica sono ampiamente utilizzate, anche in mancanza del consenso informato del paziente, in violazione dei diritti delle persone direttamente coinvolte.
La Proposta di Riforma di ‘Diritti alla Follia’
Per affrontare questi problemi, l’Associazione ‘Diritti alla Follia’ ha avanzato una proposta di riforma che mira a garantire maggiore trasparenza e garanzie per le persone sottoposte a TSO. Tra le modifiche principali proposte:
1. Notifica obbligatoria del provvedimento di TSO: Ogni persona sottoposta a TSO deve ricevere una comunicazione immediata e chiara del provvedimento, con indicazione delle motivazioni e delle possibilità di ricorso.
2. Difesa legale obbligatoria e gratuita: Il diritto alla difesa è fondamentale. Chi è sottoposto a TSO deve poter nominare un avvocato di fiducia o ricevere una difesa d’ufficio per garantire un controllo giurisdizionale effettivo.
3. Limite ai rinnovi del TSO: La proposta introduce un limite ai rinnovi del TSO, stabilendo che il trattamento possa essere rinnovato solo una volta. Questo evita che la misura si prolunghi per periodi indefiniti, garantendo un controllo più rigoroso
4. Stato di necessità come condizione essenziale del TSO: La proposta di TSO deve dimostrare l’urgenza dell’intervento, in conformità con l’art. 54 del codice penale, giustificando la necessità del trattamento come extrema ratio.
5. Divieto di contenzione meccanica e farmacologica: Viene proposto un divieto esplicito dell’uso di strumenti coercitivi.
6. Installazione di telecamere nei reparti psichiatrici: Per garantire maggiore trasparenza e tutela, è previsto l’obbligo di installare telecamere di sorveglianza nei reparti di psichiatria, le cui registrazioni saranno soggette a norme stringenti sulla privacy e utilizzabili solo per garantire il rispetto dei diritti delle persone ricoverate.
Unisciti a noi in diretta il 2 ottobre su Facebook https://www.facebook.com/DirittiallaFollia e partecipa a questo importante dibattito. Il cambiamento è possibile solo se ne siamo parte!
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