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Diritti alla follia

Associazione impegnata sul fronte della tutela e della promozione dei diritti fondamentali delle persone in ambito psichiatrico e giuridico.

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TSO

Perché serve una legge per cambiare il TSO

Diritti alla Follia · 26/08/2021 · Lascia un commento

Dallo “spaccato” dei reparti di psichiatria italiani che il caso Mastrogiovanni rivelò nel 2009 , e con il moltiplicarsi dei casi di “morte per Tso” di cui sempre più spesso si ha notizia, nasce l’idea di una proposta di legge per riformare l’istituto del Trattamento sanitario obbligatorio che a 43 anni dalla legge “Basaglia” nella sua applicazione concreta ha perpetuato una concezione manicomiale del trattamento psichiatrico.

Non esistono statistiche specifiche e precise sull’applicazione dei TSO, gli unici dati disponibili sono quelli relativi alle dimissioni, che descrivono un fenomeno enorme: circa trenta al giorno.

Occorre una legge che in primis preveda un’assistenza legale obbligatoria per coloro che si trovino in queste situazioni: chi è sottoposto a Tso deve avere immediatamente un avvocato.
Il secondo punto, invece, è sulla disciplina del reparto in cui si svolge il trattamento sanitario obbligatorio: va garantita la massima trasparenza su ciò che avviene all’interno dei reparti psichiatrici. Perché ai parenti non viene consentito di entrare in una stanza d’ospedale?
Nel caso del maestro di Vallo della Lucania ai familiari non è stata permessa neppure una visita in reparto per sincerarsi delle condizioni del congiunto.
Soltanto dopo l’apertura dell’inchiesta poterono rendersi conto di quanto fosse avvenuto tra le mura del reparto attraverso le immagini registrate dalle telecamere di videosorveglianza. Video che furono anche resi pubblici.

Ecco i punti al centro della proposta di riforma : l’introduzione di una “difesa tecnica” (cioè dell‘assistenza di un avvocato per il paziente “come presidio utile ad approfondire e rendere effettivo il controllo di legalità della procedura”) e quindi di diritto di informazione e ricorso a beneficio di chi è sottoposto a Tso;
il divieto di utilizzare strumenti di contenzione meccanica;
la garanzia del diritto di visita all’interno dei reparti psichiatrici e di poter comunicare con l’esterno;
il limite al numero di rinnovi, oggi non previsto dalla legge;
la segnalazione di ogni rinnovo al Garante dei diritti delle persone private della libertà personale.

Siamo di fronte a un’emergenza culturale. Psichiatri e giuristi tra i più illuminati segnalano come il ricorso al Tso sia spesso disposto con superficialità e sottovalutando la privazione della libertà che esso determina. Per questo occorre rafforzare il sistema di garanzie, introducendo per chi è sottoposto a TSO le stesse tutele previste per le persone in stato di arresto.

https://dirittiallafollia.it/riforma-della-procedura-di-applicazione-del-trattamento-sanitario-obbligatorio/

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La pari dignità di ogni essere umano anche se ritenuto appartenente a categoria psichiatrica

Diritti alla Follia · 25/06/2021 · Lascia un commento

Di Antonella Amato

https://antonellaamato.blogspot.com/2021/06/la-pari-dignita-di-ogni-essere-umano.html?m=1

Taormina. Gullotta: “Approvata in Giunta una delibera di indirizzo per la tutela delle persone sottoposte a Tso”

Ho riportato sopra il link dell’articolo del giornale online vaitaormina, che contiene le parole dell’assessore Francesca Gullotta,  a spiegazione della delibera approvata dalla Giunta comunale di Taormina.

Come potete evincere dalle stesse parole dell’assessore Gullotta, questa delibera garantisce la notifica e quindi la comunicazione agli interessati dell’esecuzione di Accertamento sanitario obbligatorio e Trattamento sanitario obbligatorio, in nome dei diritti e della tutela che, i sottoposti a tali misure di accertamento e di trattamento, detengono come sancito dalla Costituzione Italiana.

L’articolo menziona in maniera chiara la tutela della dignità della persona cui l’art. 1 della Costituzione riconosce l’inviolabilità che deve essere rispettata e tutelata, e mi permetto di spiegare il termine “tutelata”, in quanto deve essere protetta da violazioni.

Questo  diritto umano dal quale nessuna persona può essere esclusa è inalienabile e quindi ogni paese o nazione per ritenersi civile deve garantire dignità alle persone in ogni fase della loro vita e pertanto le procedure sanitarie o detentive devono essere nel rispetto dell’inviolabile dignità di tutti gli umani che hanno quindi diritto ad essere informati dei procedimenti sanitari disposti a loro carico anche se solo a livello di accertamento.

La pari dignità è il diritto che ci fa scendere in piazza e ci fa urlare e manifestare in nome dell’uguaglianza di tutti gli esseri umani. Questo diritto inalienabile è alla base dei principi liberali e democratici e le libertà conquistate nel lavoro, in famiglia, nella società, dalle donne, e in nome delle diverse professioni di fede ed espressioni della propria natura sessuale da ogni individuo, non possono prescindere dalla salvaguardia della dignità per ogni essere umano.

Antonella Amato 25 giugno 2021

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Intervento di Alessandro Negroni sul T.S.O. illegittimo al 18enne di Fano

Diritti alla Follia · 13/05/2021 · Lascia un commento

  • Intervento di Alessandro Negroni, presidente dell’associazione “Diritti alla Follia”
  • Diretta ospitata dal giornale “Il monito” con Rosa Rossella Criscuolo
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Comunicato stampa associazione radicale “Diritti alla Follia”: TSO politico su studente senza mascherina

Diritti alla Follia · 08/05/2021 · 1 commento

Comunicato stampa 8 maggio 2021 – Associazione Radicale “Diritti alla Follia”

TSO politico su studente senza mascherina.

Il 06 maggio 2021 L’Associazione Radicale “Diritti alla Follia” è intervenuta tempestivamente per chiedere formalmente alle autorità competenti l’immediato rilascio di uno studente di un istituto superiore di Fano che, abbiamo appreso da fonti giornalistiche, essere sottoposto a tso per malattia mentale per aver rifiutato di indossare la mascherina al banco, ossia per aver voluto respirare senza impedimenti, e per aver manifestato a scuola il proprio dissenso all’imposizione della mascherina.

LESIONE DELLA DIGNITÀ E DEI DIRITTI CIVILI E POLITICI DEL RAGAZZO COINVOLTO NELL’ APPLICAZIONE DEL TSO.

Premesso che “possono essere disposti dall’autorità sanitaria accertamenti e trattamenti sanitari obbligatori, secondo l’articolo 32 della Costituzione, nel rispetto della dignità della persona e dei diritti civili e politici”.

Il rifiuto dell’uso della mascherina configura l’espressione di una posizione politica, e/o di una disobbedienza civile, che ben possono produrre misure coercitive tradizionali, ma giammai essere poste alla base di un TSO.
Si percepisce chiaramente che i diritti civili e politici sono tali proprio in quanto corrispondono all’espressione di opinioni ed all’adozione di comportamenti contrastanti l’autorità governativa. E’ proprio nel fuoco di tale divergenza tra cittadino ed autorità che viene forgiato il ferro del diritto, che quest’ ultimo assume concreta dimensione di presidio alle libertà dell’individuo.

Desta particolare preoccupazione il ricorso a un tso per malattia mentale che appare essere stato eseguito in assenza dei presupposti normativi che lo legittimano e per una finalità di tipo “politico” consistente nel contrastare una forma di dissenso e di protesta rispetto all’uso della mascherina.

Oltre alla revoca immediata dell’illegittimo trattamento sanitario obbligatorio, l’associazione ha chiesto l’accesso agli atti della procedura.

Roma 8 maggio 2021
Associazione Radicale “ Diritti alla Follia”

Cristina Paderi – Segretaria
Alessandro Negroni – Presidente
Michele Capano – Tesoriere

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18enne ricoverato in psichiatria per aver manifestato il proprio dissenso all’uso della mascherina in classe

Diritti alla Follia · 06/05/2021 · Lascia un commento

studenti in classe con mascherina (foto di repertorio)

Un ragazzo di 18 anni, secondo fonti de Il resto del Carlino – Fano, è stato ricoverato in psichiatra oggi 6 maggio 2021 a causa del suo atteggiamento di protesta a scuola contro l’imposizione dell’utilizzo della mascherina in classe.

Pare che il giovane, inizialmente consenziente nell’essere accompagnato da polizia e sanitari presso il reparto locale di psichiatria, sia stato poi sottoposto a trattamento sanitario obbligatorio.

L’associazione Radicale “Diritti alla Follia ” si è attivata immediatamente per contattare il Sindaco del Comune di Fano (PU), i responsabili dell’azienda ospedaliera, il Collegio del Garante nazionale dei detenuti e il  Giudice tutelare, inviando la seguente P.E.C.

Articolo di Federico Bergna (collaboratore  dell’associazione)

SCARICA LA P.E.C. INVIATA OGGI

DOWNLOAD P.E.C.

Da tempo  “Diritti alla Follia” è impegnata  in queste tematiche. Insieme al Comitato Legittima Difesa , i membri dell’associazione  hanno approntato  la proposta di riforma del T.S.O.

Puoi visionare il documento di riforma facendo il download del PDF qui di seguito:

DOWNLOAD RIFORMA DEL T.S.O.
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