Il prossimo 10 maggio alle h. 12.00, in un’aula del tribunale di Cagliari, si aprirà il processo penale a carico del professor Gigi Monello, protagonista di uno sconcertante caso giudiziario. Gigi Monello è un ex-insegnante di filosofia. Dopo 40 anni passati nella Scuola Pubblica, fa ora, a tempo pieno, ciò che in passato faceva nel tempo libero: lo scrittore e l’editore.
Il professor Monello è formalmente accusato di aver inflitto maltrattamenti a sua madre, la persona con cui da sempre conviveva.
” Debbo questo onore all’ Amministratrice di sostegno di mia madre” racconta Monello nel suo blog*, ” un avvocato cagliaritano che, di concerto con due miei stretti congiunti, ha sporto querela contro di me. Ho deciso di rendere pubblico il caso giudiziario che mi vede protagonista, è giusto che si sappia cosa può accadere, in Italia, ad imbattersi nella cosiddetta Amministrazione di sostegno”. “I maltrattamenti”, prosegue Monello, ” possono, in buona sostanza, riassumersi in una continuativa interferenza nel lavoro delle badanti, che avrebbe portato ad un peggioramento delle condizioni di salute di mia madre”.
A seguito della querela, è stato “urgentemente” allontanato dall’ abitazione in cui viveva, con assoluto divieto di avvicinamento alla “persona offesa”.
Un rapporto affettivo durato un’intera vita è stato stroncato brutalmente, in pochi minuti, senza che si potesse neppure tentare di dare una spiegazione, una scusa. C’erano dei rituali affettivi che andavano avanti da anni. Cose del quotidiano. Svaniti di colpo. Che avrà pensato la signora di questo figlio di colpo scomparso? Un tradimento? Si è stancato?
“Naturalmente è convinta che me ne sia andato di mia volontà” scrive il professore. “Il reato contestatomi (articolo 572 del C.P.) è cosa assai seria: prevede una pena minima di tre anni di detenzione. Pur potendolo, non ho voluto fare ricorso al Rito Abbreviato e, d’intesa con i miei legali, ho scelto la via del Processo Ordinario. Confido che il dibattimento possa chiarire quale grave distorsione dei fatti sia stata compiuta in merito alla mia condotta . La presenza di chiunque volesse assistere alle udienze, è per me gradita. Penso che la mia vicenda sia talmente sconcertante da assumere l’oggettivo profilo di un fatto di pubblico interesse. Per questo motivo, con l’Associazione radicale “Diritti alla Follia”, ho deciso di dare ad essa la massima notorietà.”
Partendo da questa vicenda, è possibile trattare il problema, oramai sempre più allarmante, della degenerazione dell’istituto giuridico dell’amministrazione di sostegno ed è per questo motivo che l’Associazione “Diritti alla Follia” seguirà tutte le fasi del processo del professor Monello. Anche allo scopo di incontrare i giornalisti che volessero approfondire i caratteri della storia , l’associazione ha organizzato un presidio che si terrà martedì 10 maggio alle ore 13.00 nello spazio all’aperto antistante l’ ingresso del Tribunale di Cagliari, Piazza della Repubblica,18.
Siete tutti invitati a partecipare
Associazione Radicale “Diritti alla Follia”
Per info e contatti
dirittiallafollia@gmail.com
*http://picciokkumalu.blogspot.com/
CONVIVENDO CON UNA FIGLIA SCHIZOFRENICA DI 55 ANNI E VORREI AVERE CONTATTI DIRETTI CON QUALCHE ATTIVISTA/DIRIGENTE DELLA VS. ASSOCIAZIONE.